Quando siamo in didattica a distanza, prediligo modalità ed approcci che mi portano a realizzare materiali fatti su misura che siano un supporto alle mie lezioni e che i ragazzi possano utilizzare per fissare i concetti più importanti o per lo meno quelli che io ritengo essenziali. I ragazzi sono bombardati di informazioni e contenuti; in classe è possibile fare un lavoro di mediazione e semplificazione verbale di questi contenuti, mentre a distanza è più difficile, perché i tempi sono contratti e la soglia di attenzione si riduce drasticamente. Per questo, è importante fornire ai ragazzi degli strumenti che li aiutino a fare sintesi, possibilmente con una veste grafica che li invogli ad usarli. E proprio per tutte queste ragioni, spesso fornisco ai ragazzi delle INFOGRAFICHE: esse uniscono i vantaggi di immediatezza di un'immagine a quello di facile memorabilità dei suoi contenuti testuali. Simboli e struttura semplificano i contenuti, consentendo di evidenziare ciò che è essenziale e che viene dunque immagazzinato più facilmente (proprio perché spesso ridotto all'osso) dal nostro cervello. Inoltre hanno per lo più una veste grafica attraente, e dare un po' di appeal ai contenuti più noiosi, non guasta. L'ultima che ho realizzato è per una classe di tedesco in cui ho recentemente spiegato la costruzione e l'uso del futuro. Sarò onesta: questo lavoro aiuta sicuramente i ragazzi, ma consente anche a me di fissare ciò che è essenziale e mi offre un percorso da seguire per quando lavoro in classe con i ragazzini più fragili. Sto pensando che quando torneremo a scuola, sarebbe bello preparare delle copie cartacee da appendere nella mia classe; oltre al fatto che questo contribuirebbe a rendere più colorato il nostro ambiente fisico di apprendimento, i ragazzi avrebbero a disposizione quelle informazioni necessarie per recuperare in breve tempo, ciò che hanno già studiato, ed infine, ma non meno importante, ogni volta che le guarderemo, ci ricorderemo che la didattica a distanza, per quanto faticosa e diversa da quella fatta in classe, non è un limbo, ma qualcosa dentro a cui stare, con creatività se possibile, senza dimenticarsi che noi siamo insegnanti, e che sia da dietro una cattedra o un monitor, abbiamo il dovere di aiutare i nostri studenti a non perdere l'entusiasmo che la conoscenza regala, a chi ne impara il valore. Come sempre condivido volentieri i miei materiali. Sotto trovate il file della mia infografica.
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Sebbene non sia festa nazionale, il 23 aprile è una data molto importante per gli inglesi, poiché dedicata ai festeggiamenti in onore di San Giorgio, santo patrono dell'Inghilterra; una data che ci offre l'opportunità di imparare qualcosa in più sulla storia e sulle tradizioni di questo Paese e di presentare, anche solo brevemente, William Shakespeare, nato e morto proprio in questo giorno (23 aprile 1564 - 23 aprile 1616). Ho realizzato un lesson plan modulabile sulla base del livello classe, con attività che consentano di lavorare sulle diverse abilità e che possiamo proporre ai ragazzi anche in questa fase di didattica a distanza, inviando loro le indicazioni da seguire con una lezione video registrata o guidandoli in streaming per una parte delle attività. WARMING UP Qualunque sia il livello della classe, suggerisco di introdurre il tema della lezione attraverso un video (diverso per livelli) che spieghi cosa si festeggia il 23 aprile e perché. Per i bambini più piccoli suggerisco la visione di un video della CBeebies e per i ragazzini più grandi ho trovato invece molto adatto il video sulle festività che Loescher mette a disposizione sulla sua webtv, a corredo del quale trovate anche delle risorse - anch'esse gratuite - da proporre ai ragazzi se volete rendere la lezione più corposa. Volendo, potete concludere questa fase inziale, facendo ascoltare il ritornello di una canzone che mette a tema la festa di San Giorgio, usato spesso anche dai cori sportivi. Attenzione, perché on line esiste solo una versione punk, con un testo dai toni polemici. Io non avrei problemi a proporla in una classe di scuola superiore di 2° grado, come occasione per un debate ma, mai la proporrei a ragazzini delle medie, e non per una questione di competenze linguistiche, ma proprio perché il tema è a rischio fraintendimenti, se non addirittura banalizzazioni, se affrontato senza gli adeguati prerequisiti culturali e una capacità critica allenata. In ogni caso qui sotto trovate il video dove poter ascoltare la canzone perché, che abbiate un animo punk rock o meno, vale sempre la pena farsi un'idea personale. LISTENING AND READING COMPREHENSION Main topic degli esercizi di comprensione è la vicenda che lega San Giorgio al drago. Dopo la visione di un video scelto in base al livello classe (io suggerisco il cartoon del British Council per il livello Pre A1 e A1 ed il video di EnglishClass101.com per il livello A2) , si procede con gli esercizi che ho pensato di diversificare sulla base dei livelli (trovate le schede in fondo al post). ASSIGNMENTS La lezione si conclude con l'assegnazione di un compito da eseguire in autonomia e dando almeno una settimana di tempo; anche in questo caso i compiti sono diversi a seconda del livello classe.
In rete si trovano moltissimi tutorial a questo proposito, suggerite loro quello che preferite oppure lasciate che facciano liberamente usando tutta la loro creatività. Il bricolage raccoglie sempre gran consenso, per cui potete chiedere anche ai ragazzetti più grandi di costruire scudo e spada, o in alternativa un banner con la celebre frase pronunciata da Enrico V, nella scena I dell'atto III dell'omonimo dramma shakesperiano (in questo caso, non dimentichiamo di ricordare che il 23 Aprile si celebra anche la nascita di questo sommo poeta). "Cry God for Harry, England and Saint George!" Potete usare e modificare in base alle vostre esigenze il lesson plan e le schede, e se aveste migliorie da suggerire, non esitate a segnalarmele. Buon lavoro e Happy St. George's Day!
Recentemente ho scoperto che esiste un set di Emoticons da utilizzare con l'applicazione MEET, che io abitualmente uso per le mie lezioni in streaming. A dire il vero, la scoperta non è stata casuale; è stata Allegra (la mia prima figlia) a parlarmene e a suggerirmene l'utilizzo; convivere con i nativi digitale offre alcuni vantaggi, per lo meno nell'ambito digital. Le Emoticons a disposizione, scaricabili gratuitamente dallo Store di Chrome, non sono moltissime, ma sufficienti per consentire ai miei studenti di comunicarmi informazioni di base, senza usare la chat e senza dover aprire il microfono, interrompendo il flusso della lezione. Le Emoticons non sostituiscono la chat o la possibilità di scambiare quattro parole, sono però uno strumento di indubbia efficacia per la gestione degli interventi. Come presumibile, i ragazzi sono stati ben contenti di aver uno strumento per poter interagire con me, senza risultare invadenti ed io riesco finalmente, anche con le classi più "indisciplinate", a dare il giusto spazio a tutti, senza perdere continuamente il filo del discorso. Sul mio canale YouTube trovate un tutorial per il download e l'uso delle Emoticons. Alla prossima. |
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Marzo 2021
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